Archivio mensile:Marzo 2015

Entomofagia

Ho preso parte ad un interessante convegno: “Dagli insetti un contributo per nutrire il pianeta“. Organizzato dall’Università Politecnica delle Marche, ha voluto sensibilizzare sul possibile utilizzo degli insetti quali forma di alimentazione.

Ii convegno è stato molto costruttivo, con interventi molto interessanti da parte di personaggi del mondo scientifico e politico, che hanno sottolineato come l’uso di insetti nell’alimentazione umana possa essere visto come molto interessante in termini di rendimento: 10 kg di cereali possono produrre 1kg di bovino, 5 kg  prodotti avicoli e ben 9kg di insetti. In un mondo in cui la domanda e l’offerta di cibo saranno sempre più sbilanciate, una prospettiva di questo tipo appare molto interessante. L’allevamento e la trasformazione degli insetti potrebbero essere una interessante via anche per abbattere i consumi di acqua: il 70% dell’acqua del pianeta è utilizzata per attività zootecniche o agricole. Occorre anche precisare che dal punto di vista microbiologico gli insetti non danno particolari problemi, debbono essere trattati come  ogni altro cibo e quindi essere sottoposti a cottura. Il tutto è nel vincere la diffidenza dei consumatori: accettiamo di buon grado il consumo di un prodotto della digestione (rigurgito) di insetti (il miele) ma inorridiamo di fronte ad una locusta. e non ditemi che il gambero abbia un aspetto migliore!

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Come evento collaterale del convegno era previsto anche l’assaggio di piatti preparati a base di insetti, per effettuare un test statistico di assaggio. I piatti proposti sono stati preparati dagli Chef Mariano Faraoni e Marco Passini, il menu ha previsto:

  • Involtino croccante con verdure e cavallette;
  • Raviolone fritto di pasta fresca con insetti polverizzati ripieni di erbe di campo e patate e grilli con ristretto di potacchio;
  • Insect cheescake con alchermes.

I piatti erano buonissimi! Se li avessero fatti mangiare in un blind test, nessuno avrebbe mai immaginato la presenza di insetti al loro interno!

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A conclusione dell’evento c’è stata una seconda fase di assaggio aperta ad un numero maggiore di persone, in cui era possibile degustare un tris di fritti: camule della farina, cavallette e grilli alla paprika.

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Inutile dire che mi sono leccato i baffi.

Per chi volesse approfondire l’argomento, consiglio alcuni articoli di Vantommen:

 

 

 

Sdr Server

Qualche tempo addietro, un radioamatore della zona (IW6ATQ) mi ha fatto vedere un software davvero interessante. Si tratta di una suite client server, mirata all’utilizzo di apparati SDR in rete.

Il software in questione è rilasciato da sdr-radio.com e si tratta della suite SDRconsole ed SDRserver in versione v2.

Test bed la composto dalla solita chiavetta RTL2832 con chipset 820T, collegata ad un calcolatore con processore ATOM, un ABACO che ha ormai parecchi anni sulle spalle ma li porta benissimo. Su questa piattaforma gira un sistema operativo Microsoft t 32bit. Ho installato tutto il software necessario ed avviato la utility rtl_tcp. Concettualmente è molto semplice: rtl_tcp invia i dati al server SDR, il quale provvede a effettuare la loro distribuzione ai client che si connettono. Il comportamento del server può essere ottimizzato per sfruttare al meglio le caratteristiche della connessione di rete.

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Mi sono messo a giocare un po’ con questo sistema nella rete locale, caratterizzata da prestazioni di tutto rispetto. Le prime prove mi hanno lasciato davvero stupito: audio molto intermittente e lentezza nella risposta ai comandi. Dopo essermi connesso al calcolatore remoto ho scoperto che le risorse di CPU necessarie per fare girare il software dignitosamente sono eccessive per la potenza di calcolo di cui dispongo. Se la CPU sale sopra il 40% la qualità di ricezione cala molto, soprattutto cercando di ascoltare un WFM. Dopo avere ridotto molto la dimensione della FFT le cose sono migliorate un poco, anche se l’esperienza di uso è rimasta molto deludente.

Nulla da eccepire sul software, molto ben studiato sial lato client che server. Ha una struttura a pannelli che richiede un minimo di assuefazione ma è discretamente intuitivo da utilizzare. Una volta effettuata la connessione, sembra di usare un sistema residente localmente (soprattutto lavorando in banda stretta).

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Il risultato grafico dell’ascolto (o tentato tale) di una emittente FM stereo è il seguente:

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Morale della favola, un ottimo prodotto che, se abbinato ad un calcolatore di nuova generazione, sarà in grado di offrire ottime prestazioni e tante ore di divertimento!

 

 

WordPress Multisite

Dopo avere sperimentato per alcuni mesi l’installazione Multisite di WordPress, mi sono deciso a toglierla di mezzo. Il motivo alla base di questa decisione è per l’eccessiva lentezza che comporta questo prodotto con il piano di hosting che sto usando.

Multisite sembra essere piuttosto “database intensive” e questo ha provocato più volte il blocco del sito a causa dell’elevato numero di richieste al server. Poco ha giovato l’installazione di una sistema di caching, che potesse alleggerire un po’ il carico.

Pertanto, si torna “Multisite, false”. Il sito che era ospitato su questa piattaforma è stato spostato su un dominio dedicato: www.adephoto.it

Robustezza!

Tanti tanti anni addietro presi parte ad un progetto molto carino chiamato iRGP (Internet Radio Gateway Project). Aveva lo scopo di realizzare un gateway tra il mondo del packet radio amatoriale e la rete internet, in modo da fornire alcuni servizi ai radioamatori della zona.

Per portare avanti il progetto acquistammo una serie di apparecchiature, cercando di scegliere quelle che avrebbero dato una maggiore affidabilità e durata nel tempo. Il progetto rimase atttivo fino al 2004 quando, per il cessato interesse nei confronti del sistema, decidemmo di chiudere tutto.

Le apparecchiature sono rimaste dentro uno scatolone, tutte tranne una. Si tratta di un alimentatore stabilizzato con batteria in tampone prodotto dalla Microset di Sacile. Questo oggetto è rimasto acceso per portare avanti altri progetti. Dopo 16 anni è ancora perfettamente funzionante ed ha richiesto 1 solo intervento di manutenzione per la sostituzione dell’interruttore di accensione (ho dovuto spegnere per fare manutenzione alle apparecchiature).

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Transverter, in costruzione.

Un po’ di tempo addietro ho adocchiato su Ebay un simpatico oggettino chiamato Eyal Gal 6031-12. Si tratta di un trasnverter lineare con frequenza di uscita 10.4 – 11.7 GHz. Sono convinto che si riesca a farlo funzionare a 10.368, proprio come ha fatto G8CUB.

E’ solo un abbozzo. Prima devo lavorare con il PLL per avere un buon segnale per il LO. Intanto mi godo l’ottima qualità costruttiva del dispositivo, in attesa di togliere le viti e vedere come è fatto dentro.

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