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Mikrotick hAP Ac2 problemi!

Ieri sera, dopo una lunga attesa, ho deciso di aggiornare il firmware della Mikrotik hAP Ac2 (RBD52G-5HacD2HnD-TC) alla versione 6.49. Ho fatto questa operazione un sacco di volte e non ho mai riscontrato problemi.
Anche ieri sera, ho selezionato “Download and Install” ed ho atteso. Malgrado la lunga attesa, il sistema non è tornato disponibile. Ho provato a spegnere e riaccendere, a resettare… nulla. Ho pensato di avere bricckato la MKT, ma prima di buttarla nel cesto del “recupero componenti”, ho voluto fare una prova con “netinstall”.

Si tratta di un software che ha la funzione di bootp e consente di sfruttare il boot da rete per installare il sistema operativo su una Mikrotik, anche se winbox non la dovesse riconoscere. In pratica è la ultima spiaggia prima del ” recupero componenti”. Sapevo che questo programma fosse “ostico” da fare girare su windows ed in effetti così è stato. Malgrado i tentativi di:
– disabilitare il firewall;
– spegnere/disabilitare tutte le periferiche non 802.3;
Non c’è stato verso di avviare il programma che risponde SEMPRE con un errore di bind(), ovvero con l’impossibilità di creare un socket. Amareggiato da questo comportamento ho fatto una prova con WINE in ambiente linux. Il programma viene eseguito ma, in questo caso, penso non gradisca la presenza di più indirizzi IP sullo stessa interfaccia BR0.

La soluzione del problema è arrivata tirando fuori, dallo scatolone dei ricordi, un vecchio adattatore USB – Ethernet della DLINK. Un oggettino del 2009 che ancora funziona. Linux lo ha riconosciuto subito, ho assegnato a questa interfaccia l’indirizzo IP 192.168.88.2 ed ho avviato la versione per linux di netinstall. Avendo preventivamente scaricato la immagine da mettere sulla Mikrotik, il processo di flash è statto “relativamente” veloce e non ha restituito alcun errore. Ho riavviato la MKT e tutto sembra funzionare correttamente.

Dispositivo recuperato ma che fatica!!!!

Nuovo server, considerazioni.

Alcuni giorni addietro, ho scritto un posto sul “nuovo” serve domestico, ricavato da un portatile Dell XPS 1340. A distanza di due giorni, ho analizzato i dati raccolti dall’ottimo LibreNMS.

La macchina ha in esecuzione un web server (utilizzato prevalentemente in locale), un database MariaDB (immagazzina tutti i dati meteo e dei sensori che raccolgo in casa), LibreNMS (chi non ha un sistema di network management system in casa?) e, da poco, una istanza di rtl_433.

I dati di utilizzo delle CPU non sono molto incoraggianti. Il sistema è piuttosto “carico”, soprattutto a causa di rtl_433 che, lavorando con un sample rate di 1024k, fa sudare un po’ la cpu.

Carico delle CPU (core 1 e core 2).

Nulla di preoccupante, visto che non prevedo di installare altri servizi molto impegnativi (farci girare uno spyserver sarebbe follia), solo che “speravo in migliori performances”. Ciò che mi preoccupa è la temperatura di lavoro della CPU: un portatile rispetto ad un server ha una circolazione di aria meno efficiente, in quanto non è previsto che sia accesso 24×7. Pertanto le temperature sono elevate:

Andamento della temperatura per Core, nel tempo.

Questo dato mi preoccupa, soprattutto in vista dell’estate. Il server sarà posizionato in soffitta, dove l’aria è molto calda in estate. Rischio la frittura, ma correrò il rischio, dotando il portatile di una importante supporto alla dissipazione di calore: una bella ventola a 220V. Il flusso di aria investirà il portatile completamente in modo da rimuovere calore da ogni parte. Se poi le cose andranno male, valuterò la possibilità di dotarmi di un calcolatore tipo HP8300elite, magari con 16GB di ram. Intanto… run baby run!

Impazzire con la mail

Ho diversi sistemi linux-based sparsi in giro per la provincia. In tutti ho uniformato la configurazione del sistema di gestione della posta elettronica, impostando un funzionamento come “satellite” ed usando gmail per il lavoro “sporco”.

Uno dei miei sistemi, con sistema operativo Debian 9.4 si è sempre rifiutato di inviare la mail a “se stesso”. L’errore che ho sempre ottenuto è:

DNS Error: 21091730 DNS type ‘mx’ lookup of linuxade responded with code NXDOMAIN Domain name not found: linuxade

Ho controllato l’output del comando:
root@linuxade:/etc# exim4 -bP primary_hostname
primary_hostname = localhost

Ho provato un sacco di strade diverse. L’unica azione che ha risolto il problema è stata la riconfigurazione di /etc/hosts nella sezione ipv6 passando dalla prima alla seconda versione. La prima scrittura penso sia stata una configurazione temporanea per fare qualche prova.

# The following lines are desirable for IPv6 capable hosts
::1  localhost ip6-localhost ip6-loopback linuxade

# The following lines are desirable for IPv6 capable hosts
::1 ip6-localhost ip6-loopback

Cambiato il contenuto del file, riavviato exim4, adesso il comando viene eseguito correttamente:
root@linuxade:/etc# exim4 -bP primary_hostname
primary_hostname = linuxade

Finalmente mi arrivano le email con gli errori dovuti all’esecuzione degli script!